San Gemini è un comune della provincia di Terni famoso per le terme e l'omonima marca di acqua minerale, ma notevole soprattutto per la bellezza del centro storico, ben conservato e caratterizzato da un aspetto tipicamente medievale.
L'acqua "Sangemini" sgorga da tempi antichi in una delle più belle vallate dell'Umbria centrale.
Si narra che nel tempo della Roma dei Cesari le antiche legioni, rientrando nella capitale dopo le loro battaglie, sostassero in quarantena nella città di Carsulae bevendo un'acqua di quelle terme che rigenerava le loro membra, stanche per il lungo viaggio di ritorno.
Un terremoto nel VI sec. d.C., distrusse la rete idrica locale e disperse l'acqua che alimentava le Terme.
Solo alla fine del secolo scorso (1889) vennero realizzate le opere di captazione dell'acqua Sangemini ed il primo impianto d'imbottigliamento.
Negli anni '60 la "Sangemini", divenuta Società per azioni, attivò un nuovo programma di ricerche idrogeologiche nei pressi delle antiche Terme al fine di individuare altre fonti. Venne così scoperto un bacino, generato da sorgenti sotterranee, di un'acqua purissima, gradevole: Fabia.
Le due sorgenti, Sangemini e Fabia, nascoste in profondità nella roccia di travertino, sono custodite in una terra incontaminata, che non ha dovuto subire i grandi cambiamenti dell'era moderna; in un'area che si estende per oltre 1300 ettari, viene impedita ogni forma di pascolo o sfruttamento del terreno con attività ecologicamente nocive.
Il Parco delle terme dell’acqua minerale Sangemini, ubicato a circa due chilometri dalla città, a 380 metri sul livello del mare, si estende su una superficie di circa sei ettari occupata in gran parte dalla macchia mediterranea umbra.
Il Parco offre la possibilità di effettuare cure idropiniche con le notissime acque minerali naturali Sangemini e Fabia.